1. Quali sono i requisiti per ottenere l'assegno d'invalidita' e come fare per ottenerlo?
Risposta: occorre possedere il 74% d'invalidita', un'eta' compresa fra i 18 ed i 65 anni ed un reddito imponibile I.R.P.E.F. non superiore attualmente ad € 3846,05.
La domanda va fatta all'A.S.L. (Azienda Sanitaria Locale) – Commissione Medica di prima istanza.
2. Cosa occorre per far installare un ascensore in un condominio a favore di un disabile?
Risposta: occorre la deliberazione dell'assemblea condominiale approvata da un numero di voti che rappresenti 1/3 ( un terzo ) dei partecipanti al condominio ed 1/3 ( un terzo ) del valore dell'edificio.
3. Quali contributi pubblici sono concessi per l'installazione di ascensori e montascale in favore dei disabili?
Risposta: il contributo e' concesso in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta per costi fino a lire cinque milioni; e' aumentato del venticinque per cento della spesa effettivamente sostenuta per costi da lire cinque milioni a lire venticinque milioni, e altresi' di un ulteriore cinque per cento per costi da lire venticinque milioni a lire cento milioni.
4. Cosa occorre per ottenere l'indennita' di accompagnamento?
Risposta: occorre uno di questi due requisiti: l'essere impossibilitati a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore, oppure averne la necessita' continua per l'impossibilita' di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
5. Cosa occorre per far interdire una persona ?
Risposta: occorre che un parente entro il quarto grado oppure un affine entro il secondo grado proponga un ricorso al Tribunale affinche' il Giudice nomini un tutore che, preferibilmente, sara' un familiare.
Il tutore si occupera' della situazione patrimoniale – economica e di quella di assistenza fisica, nonche' morale dell'interdetto.
6. Se si viene riconosciuti invalidi, si rischia di perdere il posto di lavoro ?
Risposta: il datore di lavoro deve adibire il lavoratore divenuto invalido ad altre mansioni adeguate allo stato di salute del suddetto lavoratore, se cio' e' consentito dall'organizzazione imprenditoriale; qualora cio' non fosse possibile, il datore puo' licenziare il lavoratore per impossibilita' sopravvenuta della prestazione lavorativa.
7. Quali sono le agevolazioni fiscali previste per i disabili?
Risposta:
- per i figli a carico portatori di handicap, a partire dal 2002, esiste una speciale detrazione pari a 774,69 €;
- per l'acquisto dei veicoli vi e' la possibilita' di detrarre dall'IRPEF il 19% della spesa sostenuta, l'applicazione dell’IVA agevolata al 4%, l'esenzione dal bollo auto e l'esenzione dall'imposta di trascrizione al PRA;
- per l'acquisto dei mezzi di ausilio, dei sussidi tecnici ed informatici vi e' la possibilita' di detrarre dall'IRPEF il 19% della spesa sostenuta, l'applicazione dell'IVA agevolata al 4%, la possibilita' di detrarre le spese di acquisto e mantenimento (queste ultime in modo forfetario) del cane guida per i non vedenti, la possibilita' di detrarre dall'IRPEF il 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordomuti;
- per l'abbattimento delle barriere architettoniche esiste la detrazione di imposta del 36% per le spese sostenute per la realizzazione degli interventi finalizzati all'abbattimento delle stesse;
- per l'assistenza personale vi e' la possibilità di dedurre dal reddito complessivo gli oneri contributivi (fino all'importo massimo pari ad € 1.549,37) versati agli addetti per i servizi domestici e ad all'assistenza personale o familiare.
8. I fratelli o le sorelle conviventi possono richiedere ed ottenere il congedo straordinario biennale finalizzato all'assistenza anche in presenza dei genitori?
Risposta:
Si', a condizione che non possano provvedere i genitori perche' totalmente inabili.
La Corte Costituzionale, con sentenza numero 233 dell'8 Giugno 2005 ha cosi' deliberato:
“E' costituzionalmente illegittimo l'articolo 42, comma 5, del D.Lgs. 26 marzo 2001 numero 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e paternita', a norma dell'articolo 15 della Legge 8 marzo 2000 numero 53), nella parte in cui non prevede il diritto di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi con soggetto con handicap in situazione di gravita' a fruire del congedo ivi indicato, nell'ipotesi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere all'assistenza del figlio handicappato perche' totalmente inabili”.
In sostanza, con la menzionata sentenza, la Corte di Legittimita' ha ampliato le ipotesi in cui il fratello o la sorella convivente di un handicappato in situazione di gravita' e' ammesso a fruire del congedo straordinario biennale finalizzato all'assistenza.
Nella formulazione originaria, la norma riconosceva il diritto al congedo alla lavoratrice madre o, in alternativa, al lavoratore padre, nonche' ad uno dei fratelli o delle sorelle conviventi solo dopo la scomparsa dei genitori: quindi, nell'ipotesi del decesso o, nell'interpretazione piu' ampia, dell'assenza dei soggetti titolari; per effetto della citata pronuncia, il diritto si configura a vantaggio di un fratello o di una sorella anche nel caso di genitori viventi che si trovino nell’impossibilita' di provvedere all'assistenza del figlio handicappato, in quanto totalmente inabili
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L'INPS ha recepito tale pronunciamento con la Circolare n. 107 del 29 Settembre 2005 che di seguito si riporta:
Con la sentenza in argomento, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, 1 Serie Speciale, Corte Costituzionale, numero 25 del 22 Giugno 2005, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l'articolo 42 comma 5 del Decreto Legge 151/2001, “nella parte in cui non prevede il diritto di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi con soggetto con handicap in situazione di gravita' a fruire del congedo ivi indicato, nell'ipotesi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere all'assistenza del figlio in situazione di handicap grave perche' totalmente inabili” (si intende in maniera permanente salvo revisioni del giudizio).
Secondo il dispositivo della sentenza, e' percio' ora possibile, in caso di totale inabilita' di entrambi i genitori o di un solo genitore (se l'altro e' deceduto) di figli in condizioni di handicap grave, riconoscere il congedo di cui trattasi a fratelli o sorelle conviventi con il soggetto gravemente disabile. In proposito restano ferme le restanti disposizioni emanate in materia relative ai fratelli o sorelle in caso di diritto al congedo stesso per le ipotesi di morte di entrambi i genitori.
Lo stato di totale inabilita' dovra' essere comprovato da documentazione (riconoscimento di invalidita' civile, di rendite INAIL, di pensioni di invalidita' INPS o analoghe provvidenze comunque denominate, da cui sia rilevabile lo stato di invalidita' totale)
Momentaneamente puo' essere utilizzato per la richiesta di che trattasi l'attuale modulo di domanda Hand. 5, in attesa che siano apportate le opportune modifiche, che riguarderanno anche il superamento del limite dei 5 anni dall'accertamento di grave handicap.
Il Direttore Generale
Crecco
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