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TESTAMENTO
Il testamento è l'atto scritto con il quale una persona (detta
testatore) dispone, secondo la propria volontà, di tutte le proprie
sostanze o di una parte di esse, per il tempo in cui avrà cessato di
vivere, cioè dopo la propria morte.
Il testatore dovrà però tener presente che la legge riserva una quota di
eredità al coniuge, ai figli legittimi, adottivi e naturali e ai
genitori (detti legittimari), anche in presenza di una volontà contraria
espressa nel testamento.
Il testamento è personale, cioè deve essere compiuto direttamente dal
suo autore e deve essere frutto di una sola persona . È infatti vietato
il testamento congiuntivo ossia fatto da due o più persone (ad es.
genitori che dettano nello stesso atto le loro ultime volontà a favore
del figlio) o il testamento reciproco quando cioè due persone dispongono
l'uno a favore dell'altro (ad es. due fratelli che dispongono nello
stesso atto che il sopravvissuto succederà all'altro).
Il testamento deve avere necessariamente la forma scritta: le
dichiarazioni orali, anche se fatte alla presenza di testimoni, non sono
riconosciute valide.
Il testamento può essere cambiato, riscritto e modificato in qualsiasi
tempo e per tutte le volte che si vuole.
Le forme di testamento previste dalla legge sono il testamento olografo
ed il testamento per atto di notaio.
Il testamento olografo è scritto interamente a mano da colui che ha
fatto il testamento.
Esso deve contenere la data completa (giorno, mese ed anno) e deve
essere firmato per esteso, dal testatore.
Il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto. È pubblico quando
il notaio trascrive le dichiarazioni di colui che fa il testamento alla
presenza di due testimoni scelti dall’interessato. È segreto quando è
scritto dal testatore e consegnato al notaio già sigillato o da
sigillare, alla presenza di due testimoni.
In mancanza di testamento è la legge che stabilisce le persone a cui va
l'eredità, individuandole tra i congiunti più stretti: il coniuge e i
figli, quindi i genitori, poi i fratelli e le sorelle, seguono i
fratelli più prossimi.
In mancanza di parenti entro il sesto grado, è lo Stato a beneficiare
dell’eredità.
È possibile chiedere una consulenza allo
sportello legale per la tutela
degli anziani del Comune di Roma. |
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